Il microbiota cutaneo, con la sua varietà microbica e i milioni di batteri presenti, protegge la pelle dagli agenti esterni, quali i raggi solari, i detergenti troppo aggressivi, i disinfettanti e gli antibiotici. Mantenere la popolazione microbica in piena salute e senza causare eventi disbiotici (squilibrio della flora cutanea) significa anche stabilire quella protezione e quel film idrolipico, prodotto anche dai batteri e dalle cellule della pelle, che determina una maggiore lucentezza e elasticità della stessa della pelle. Negli ultimi anni lo squilibrio della pelle è stato correlato a molte malattie cutanee.
Si ritiene infatti che condizioni patologiche della pelle come l’eczema, l’acne, la rosacea, le dermatiti atopiche e seborroiche, la psoriasi, siano collegate a una mancanza di diversità nel microbioma cutaneo. Studi recenti hanno dimostrato, ad esempio, che gli individui con eczema hanno un microbioma che non si trova negli individui sani. Lo stesso vale con i soggetti che hanno dermatiti ed eruzioni cutanee.
L’ossessione della società per la pulizia e l’igiene – sebbene ovviamente uno dei progressi chiave nella storia moderna e, ovviamente, vitale per la sopravvivenza – ha anche portato a enormi cambiamenti nel microbioma cutaneo e condizioni più difficili per il suo prosperare. Tutte le condizioni della pelle di cui sopra, così come altre, hanno visto un aumento del numero di persone che hanno riportato tali malattie.
La nuova frontiera dei cosmetici è l’uso di ingredienti che proteggono la comunità batterica buona e il nostro microbiota cutaneo. Questo tipo di approccio apre la strada all’uso di nuovi ingredienti i probiotici.
Tuttavia, essendo microrganismi viventi, i probiotici sono difficili da integrare nei cosmetici, in modo stabile, e nelle formulazioni topiche.
Esistono però alcune strategie che la scienza sta sperimentando. Sei curioso? Continua seguirci, lo scoprirai!
Ecco i fattori che influenzano la salute della nostra pelle:
1. Fattori ereditari, età, genere. I maschietti e le femminucce hanno una cute e una propensione all’invecchiamento della pelle e alla formazione delle rughe differente.
2. caratteristiche fisiche e chimiche delle diverse aree cutanee: i diversi “habitat” sono determinati, ad esempio, dallo spessore della pelle, dalla sudorazione e dal numero di ghiandole sebacee.
3. PH, idratazione della pelle, contenuto di sebo, funzione barriera e idratazione.
4. Fattori ambientali: esposizione ai raggi UV, alimentazione, consumo o applicazione di antibiotici o disinfettanti locali.
5. Clima, ambiente e luogo in cui si vive.
6. Stile di vita, professione, attività sportiva, abbigliamento.
7. Uso di detergenti e cosmetici, specialmente se usati in modo eccessivo o inappropriato.
8. IL TIPO DI MICROBIOTA CUTANEO E IL MANTENIMENTO DEI BATTERI BUONI DELLA PELLE (NON DISTRUGGERLI!!)